Un risultato sorprendente nel mondo delle radio PMR446: grazie a due portatili da soli 0,5 Watt e antenna originale, è stato realizzato un QSO record di ben 615 km tra Jesolo (JN65HM) e Mola di Bari (JN81MA). Protagonisti di questo straordinario collegamento, all’interno della comunità del Progetto PMR, sono stati Gianfranco LOM045 con una Retevis RB617 e Massimiliano LOM292 con la sua Midland G18 Pro.
Un’impresa che lascia senza parole, resa possibile da condizioni atmosferiche particolarmente favorevoli: la propagazione troposferica ha avuto, con tutta probabilità, un ruolo decisivo.
Un QSO fuori dall’ordinario
Il primo tentativo è stato effettuato il 12 agosto 2025. Nonostante numerosi test infruttuosi, Gianfranco e Massimiliano non si sono arresi: dopo circa un’ora di chiamate, finalmente il segnale è arrivato a destinazione. La gioia è stata tale che Gianfranco, emozionato, ha registrato il momento con la voce rotta dall’entusiasmo.
Il giorno seguente, 13 agosto 2025, i due hanno deciso di ripetere l’esperimento. Stesso orario, stessa posizione, stessi apparati. Ancora una volta, dopo circa sessanta minuti di tentativi, il collegamento è riuscito. Questa volta entrambi hanno potuto documentare l’evento in video, condiviso poi con la community.
Distanze e limiti teorici
I PMR446 operano in UHF con una lunghezza d’onda di circa 70 cm. Normalmente queste frequenze non superano l’orizzonte ottico e la curvatura terrestre diventa un ostacolo insormontabile.
Con gli apparati utilizzati, l’altezza di Gianfranco (100 m s.l.m.) e quella di Massimiliano (5° piano sul mare a Jesolo) avrebbero dovuto garantire, nella migliore delle ipotesi, una portata di circa 55 km. La differenza rispetto ai 615 km realmente percorsi è spiegabile solo con particolari condizioni di propagazione troposferica, che hanno permesso al segnale di curvare e viaggiare ben oltre le possibilità teoriche.
La propagazione troposferica
In presenza di inversioni termiche o strati d’aria con differenze marcate di temperatura, le onde radio possono rifrangersi seguendo percorsi più lunghi del normale. È ciò che avviene durante fenomeni di super-rifrazione, più comuni al tramonto o nelle prime ore del mattino.
Nel caso specifico, il collegamento è avvenuto proprio al calar del sole, con probabili condizioni meteo ideali. Non si è trattato, dunque, di un uso improprio di ripetitori o sistemi ausiliari: le prove su canali diversi escludono categoricamente questa ipotesi.
I protagonisti
Gianfranco – LOM045
Mantovano con radici pugliesi, è appassionato di radio dal 2019. In collezione possiede numerosi modelli PMR446, ma la sua preferita rimane la Retevis RB617, con cui ha realizzato questo collegamento da record.
Massimiliano – LOM292
Originario di Bresso (MI), ha scoperto il mondo dei PMR per la loro praticità e l’assenza di antenne ingombranti. Attivo nei gruppi Telegram del Progetto PMR, durante le vacanze a Jesolo ha utilizzato la sua Midland G18 Pro riuscendo a stabilire il collegamento che entrerà negli annali del radiantismo libero.
Le radio utilizzate
- Midland G18 PRO
Portatile robusto con certificazione IP67, display LCD, funzioni di Noise Cancelling, 99 canali, batteria da 1600 mAh e potenza massima di 0,5 W. - Retevis RB617
Compatta e leggera, progettata per l’uso quotidiano, anch’essa conforme alla normativa PMR446 e con antenna integrata.
Conclusioni
Il collegamento di 615 km tra Jesolo e Mola di Bari rappresenta ad oggi un record assoluto per la comunità del Progetto PMR con apparati omologati. È la dimostrazione concreta che, anche con mezzi limitati e senza alcuna modifica agli apparati, le giuste condizioni atmosferiche possono regalare risultati eccezionali.
Più che un semplice QSO, è stata la nascita di una nuova amicizia tra due appassionati, accomunati dall’amore per la radio e dalla voglia di spingersi oltre i limiti teorici.